ISO 37001, lo standard internazionale ISO per la prevenzione della corruzione

ISO 37001, lo standard internazionale ISO per la prevenzione della corruzione

La corruzione rappresenta un fenomeno diffuso che pone serie problematiche a livello sociale, etico, economico e politico, ostacolando lo sviluppo e alterando la concorrenza.

Il tema, affrontato a livello globale, ha visto lo sviluppo in Italia di diverse iniziative a livello legislativo.

Il D. Lgs. 231/2001, che ha introdotto la responsabilità amministrativa per le figure giuridiche (equiparabile sostanzialmente alla responsabilità penale), che va ad aggiungersi alla responsabilità della persona fisica che ha materialmente commesso determinati fatti illeciti e che mira a coinvolgere, nella punizione degli stessi, gli enti nel cui interesse o vantaggio i reati siano stati compiuti; tra i reati presupposto, sono inclusi la corruzione e la corruzione internazionale.

 

La Legge 190/2012, che ha introdotto diverse novità relative alla prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, quali: l’istituzione di ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione, l’adozione obbligatoria di piani triennali per la prevenzione della corruzione, la figura del responsabile anticorruzione, alcune tutele per i whistleblower, ovvero i dipendenti che denunciano casi di corruzione di cui vengono a conoscenza, modifica dei reati presupposto ex. D. Lgs. 231/2001 ed introduzione del reato di «corruzione tra privati», indicazione di obblighi, limiti e divieti che le aziende private devono rispettare nei rapporti con il personale della PA.

 

Lo norma “ISO 37001 – Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione. Requisiti e guida all’utilizzo” è uno standard internazionale ISO (International Standard Organization), sviluppato da 20 delegazioni Nazionali.

 

Lo standard specifica i requisiti e, nel contempo, fornisce una guida per stabilire, attuare, mantenere, aggiornare e migliorare un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione nonché rispettare le leggi sulla prevenzione e lotta alla corruzione.

 

Lo stesso legislatore, con il D. Lgs. 231/2001, ha riconosciuto nell’adozione di modelli organizzativi, strumenti esimenti di responsabilità idonei a prevenire la realizzazione degli illeciti penali; tra i reati presupposto, sono inclusi la corruzione e la corruzione internazionale.

 

La ISO 37001 rappresenta dunque un’opportunità per le imprese: istituire in azienda un sistema di gestione/modello anti-corruzione, facilmente integrabile ad altri standard già adottati dall’azienda (es. ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001) e che contribuisca alla prevenzione e gestione di reati di corruzione limitando le responsabilità della Direzione aziendale

 

La norma adotta, come per altre norme, un approccio basato sul rischio: la valutazione del rischio è difatti l’elemento centrale, il punto di partenza per determinare controlli appropriati per la prevenzione della corruzione.

 

La norma è applicabile a qualsiasi organizzazione: piccole, medie e grandi di qualunque settore, compresi quello pubblico, privato e del no-profit.

 

La norma richiede infatti l’attuazione di controlli proporzionati ai rischi di corruzione specifici di ciascuna organizzazione; si applica alla corruzione e non affronta temi quali condotte fraudolente, cartelli e altri reati relativi ad anti-trust, concorrenza, riciclaggio di denaro sporco o altre attività legate a pratiche di malcostume, spesso combinate anche a reati di corruzione.

La norma ISO 37001 affronta i seguenti temi:

 

  • corruzione nel settore pubblico, privato e del no profit;
  • corruzione da parte dell’organizzazione;
  • corruzione da parte del personale dell’organizzazione che opera per conto dell’organizzazione o a beneficio di essa;
  • corruzione da parte dei soci in affari dell’organizzazione che operano per conto dell’organizzazione o a beneficio di essa;
  • corruzione dell’organizzazione;
  • corruzione del personale dell’organizzazione in relazione alle attività dell’organizzazione;
  • corruzione dei soci in affari dell’organizzazione in relazione alle attività dell’organizzazione;

• corruzione diretta o indiretta (per esempio, una tangente offerta o accettata tramite o da una parte terza).

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