Gli ambiti in cui la qualificazione di un’impresa è opportuna, se non necessaria, sono diversi:
Rispetto di prescrizioni legali e normative di settore (abilitazioni, certificazioni, attestazioni specifiche); partecipazione a gare ed appalti (Codice dei contratti pubblici, artt. 83 e 84); iscrizione ad Albi Fornitori di committenti (e successive attività di monitoraggio); attribuzione di Rating per gare e appalti o per affidi e finanziamenti (tipicamente Istituti di credito); ma anche per questioni collegate intrinsecamente all’immagine che l’impresa intende dare di se sul mercato di riferimento (ambiti specifici di attività, competenze, affidabilità, attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, etc…).
Sono presenti da tempo sistemi di qualificazione delle imprese, riconosciuti a livello nazionale e internazionale, che possono essere considerati riferimenti imprescindibili per le aziende appaltatrici nella scelta dei propri fornitori; nello stesso tempo, molti di tali sistemi risultano sempre più conosciuti anche dai consumatori, che li usano per avere un’idea sempre più chiara sull’organizzazione cui rivolgersi e che realizza uno specifico prodotto o eroga un determinato servizio.